(ANSA) – AVETRANA, 11 FEB – C’è chi è pronto ad accoglierlo "per fare con lui una partita a carte", chi afferma che "ha espiato la sua pena ed è giusto che torni alla sua vita, lavorando nei campi se è quello che desidera fare", e chi dice "basta al circo mediatico" perchè "vogliamo conservare la nostra tranquillità". Avetrana oggi si è risvegliata sotto i riflettori della cronaca per il ritorno in libertà di Michele Misseri, il contadino 69enne uscito questa mattina dal carcere di Lecce dopo aver scontato la condanna 8 anni di reclusione per la soppressione del cadavere della nipote 15enne Sarah Scazzi, gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010. Per l’omicidio della ragazza sono state condannate in via definitiva all’ergastolo Cosima Serrano e Sabrina Misseri, moglie e figlia di Michele. Davanti alla villetta di via Deledda, chiusa al traffico e presidiata da polizia e carabinieri, ci sono solo cronisti e cameramen che attendono il ritorno di Misseri. L’ingresso è coperto da un telo nero sfilacciato. Sembra che nei giorni scorsi sia stata ripulito l’interno dell’abitazione e sia stata ripristinata la corrente elettrica. Una cognata ha portato dei vestiti puliti. Ma Michele Misseri non è ancora rientrato a casa. (ANSA).