“Un buon incontro e volontà di mantenere il dialogo. Ma può essere solamente un inizio” Questa la valutazione dei rappresentanti dei viaggiatori dopo aver preso parte alla conferenza regionale del Trasporto pubblico locale. I partecipanti (per gli utenti erano presenti Franco Aggio, Manuel Carati, Giorgio Dahò, Andrea Mazzucotelli e Francesco Ninno) hanno diffuso un documento con le loro valutazioni al termine dell’incontro con l’assessore competente lombardo, Franco Lucente.
Il primo punto riguarda la consultazione delle associazioni dei consumatori e degli utenti.
“Abbiamo chiesto che, almeno un mese prima dei cambi orario, ci siano degli incontri in cui si illustrino per tempo le modifiche al servizio (l’incontro dovrebbe essere esteso a tutti i comitati, alle associazioni, agli enti locali e alla stampa) – spiegano i rappresentanti dei viaggiatori – Così facendo si potrebbe dar modo ai viaggiatori abituali di riprogrammare, se necessario, le proprie abitudini”.
Altro argomento, l’utilizzo di parte degli importi derivanti dall’applicazione delle penali: “L’Assessorato ha manifestato la necessità di reperire fondi per rinnovare il protocollo per il trasporto gratuito delle Forze dell’Ordine su treni regionali e Tpl e delle Forze Armate sui treni regionali, il cui costo è di circa 6.1 milioni di euro. L’assessore, esprimendo la difficoltà di reperire tali fondi dal bilancio regionale, intende ricuperare i 2.2 milioni di euro per la parte ferroviaria dalle penali derivanti dal Contratto di Servizio Ferroviario. Inoltre, l’assessorato ha espresso la volontà di introdurre metodi di rilevazione per segnalare al capotreno la presenza a bordo di un agente di pubblica sicurezza sia per garantire l’intervento in caso di bisogno, sia per poter quantificare l’effettivo fabbisogno di titoli di viaggio agevolati”.
Su questo punto i viaggiatori hanno risposto “esprimendo soddisfazione generale rispetto al protocollo, pur riconoscendo che deve funzionare in modo realmente più efficace, ma fortissima perplessità sullo scarso senso logico che ha scommettere sui disservizi per incassare le penali e finanziare la sicurezza. Su questo punto l’assessore ha riconosciuto l’incongruenza di fondo ma ha ribadito che il protocollo è irrinunciabile e altri fondi non sono risultati reperibili. L’ultimo bonus abbonamenti ferroviari così come lo conoscevamo dovrebbe essere erogato a valere sul mese di marzo 2024 in relazione ai dati di affidabilità di dicembre 2023. Pertanto, terminata la validità del sistema di penali del precedente contratto di servizio ferroviario, il bonus cesserà con esso. Il nuovo sistema di ristoro, operativo da aprile, consisterà nell’attuale indennizzo, che sarà portato
dal 10% al 30% (riferito al mensile e al dodicesimo dell’annuale) con l’intenzione di renderlo automatico, previo effettivo acquisto del titolo di viaggio valido nel mese indennizzato da parte del singolo utente. L’assessorato ha comunicato la volontà di renderlo automatico da subito, se sarà possibile, ma in merito non ha preso impegni nel breve periodo. Sul punto dell’automatismo riteniamo non si possa transigere. Dunque, le caratteristiche fondamentali sul quale si dovrà basare il nuovo sistema dovranno essere automatismo, chiarezza, trasparenza ed equità”.
“Esprimiamo la nostra soddisfazione nell’aver riscontrato una buona apertura e disponibilità da parte dell’assessore – termina il documento dei pendolari – ma abbiamo chiesto e chiederemo ancora che le misure illustrate evolvano in modo più ampio ed equo, nel rispetto delle aspettative dei viaggiatori, continuando a lavorare nei limiti delle nostre prerogative”.