(ANSA) – BOLOGNA, 09 FEB – "Non vi è dubbio, anche solo per quanto motivato, per le modalità (para)militari con cui agivano e le dotazioni di eguale natura che si erano procurati, che il fine che muoveva i Nar era strettamente politico eversivo ed aveva come mira le strutture dello Stato democratico e la radicale distruzione della società; era quindi una strategia di radicale destabilizzazione del ‘sistema’. In altri termini ricorre il dolo specifico richiesto dal reato di cui all’articolo 285 cp.". E’ quanto sostiene la Corte d’assise d’Appello nella sentenza di conferma dell’ergastolo per l’ex Nar Gilberto Cavallini per la Strage di Bologna. (ANSA).