(ANSA) – MODENA, 07 FEB – Parte a Modena in Corte di assise il processo sull’omicidio di Alice Neri, 32enne morta carbonizzata nella sua Ford Fiesta la notte del 18 novembre a Concordia sulla Secchia. L’imputato è il 30enne tunisino Mohamed Gaaloul, arrestato a dicembre 2022 in Francia. Gaaloul risponde di omicidio volontario e distruzione di cadavere, per cui venne chiesto il mandato di arresto europeo, mentre si attende ancora la decisione della Francia sull’estensione della consegna per violenza sessuale nei confronti della 32enne, di tentata estorsione ad un’altra donna e di cessione continuata di stupefacenti. Secondo le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo, coordinati dal pm Claudia Natalini, il tunisino avrebbe ucciso Alice Neri a coltellate, distruggendo il cadavere, mettendolo nel vano bagagli dell’auto della donna e dandovi fuoco. La vittima quella sera aveva passato la serata con un collega di lavoro in un bar, dove poi avrebbe incontrato Gaaloul. Il processo, dove non sono consentite foto e riprese, è iniziato tra le polemiche per gli spazi angusti dell’aula inizialmente scelta per il dibattimento. La prima pronuncia della presidente della Corte Ester Russo è stata l’ammissione delle parti civili: sono state accolte quelle della madre e del fratello, presenti (avvocato Cosimo Zaccaria), del marito (avvocato Antonio Ingroia), della figlia, dell’Udi (Unione donne italiane), Casa delle donne. Non è stata ammessa la costituzione della associazione La Caramella Buona perché da statuto la lotta principale portata avanti è contro la pedofilia. L’avvocato dell’imputato, Roberto Ghini, si era opposto alla costituzione delle associazioni contro la violenza sulle donne, sostenendo che la contestazione nell’imputazione non era riferita ad un femminicidio. Ma la Procura ha ricordato che si sta attendendo dalla Francia la risposta sull’estensione dei reati. (ANSA).