(ANSA) – TERMOLI, 06 FEB – Sono arrivati da Acquaviva Collecroce, Petacciato, San Martino in Pensilis, Mafalda e altri paesi del Basso Molise a Termoli per "salvare i prodotti made in Italy" noti nel mondo per la loro qualità. Gli agricoltori con i trattori hanno fatto il loro ingresso nel primo pomeriggio di oggi in Piazza Donatori di Sangue con striscioni affissi ai mezzi agricoli: "politici incolti ci fate perdere i raccolti", "difendiamo in made in Italy". Su alcuni anche un manifesto funebre: "Negli ultimi anni si è spenta tristemente la nostra cara agricoltura. Ne danno il lieto annuncio: la comunità europea, il Governo italiano e tutte le associazioni di categoria". "Questo sciopero deve continuare per far andare avanti l’agricoltura – dichiara Antonio Potalivo, coltivatore di Petacciato -. Adesso dobbiamo combattere. Non è solo una lotta nostra ma è anche della pesca e del popolo. Quando non ci saranno più i prodotti italiani a tavola non sappiamo cosa ci mangeremo con quelli delle multinazionali. Il problema è andare avanti per difendere il nostro lavoro e il futuro di questo settore. In Emilia Romagna è stato proposto oltre mille euro ad ettaro per non coltivare. Si va verso la distruzione totale dell’agricoltura. Manifestando diamo luogo a disagi nella legalità ma dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi altrimenti sarà tutto perso". (ANSA).