(ANSA) – MILANO, 06 FEB – "Ilaria Salis non deve essere una privilegiata e non abbiamo chiesto ai ministri Nordio e Tajani nessun trattamento da privilegiata. Si tratta di applicare le norme e dare supporto alla richiesta di passare ai domiciliari in Italia": è quanto ha detto all’ANSA l’avvocato Eugenio Losco, uno dei legali italiani di Ilaria Salis, la 39enne detenuta da circa un anno a Budapest con l’accusa di aver aggredito due militanti neonazisti, dopo l’incontro avvenuto ieri a Roma con i ministri Antonio Tajani e Carlo Nordio. "Parleremo con Ilaria per capire l’eventualità di chiedere i domiciliari in Ungheria ma lei si è sempre opposta per una questione di sicurezza e di principio. E’ suo diritto avere i domiciliari in Italia e dobbiamo tener presente anche l’aspetto sicurezza – ha aggiunto – Giornali e siti ungheresi hanno pubblicato subito dopo i fatti la sua foto e il suo indirizzo: è un volto noto e quindi c’è anche un certo timore per rimanere a Budapest, l’ambasciata poteva tutelarla un po’ di più". "Adesso valuteremo anche con l’avvocato ungherese i prossimi passi", ha spiegato l’avvocato Losco, aggiungendo che toccherà a Ilaria decidere il da farsi in merito all’eventuale richiesta per i domiciliari in Ungheria. "Ne parleremo con lei – ha detto – e vedremo, finora si è sempre opposta. Possiamo valutare di fare comunque una nuova istanza per i domiciliari in Italia e poi vediamo cosa ci dice lei. Ma è tutt’altro che semplice per un non residente, potrebbe anche essere impraticabile da un punto di vista dei mezzi e delle risorse, è molto impegnativo per una persona che non risiede in Ungheria". "Ora concentriamoci sull’udienza prevista il 13 febbraio di Marchesi", l’altro italiano accusato di aver partecipato alle aggressioni avvenute in Ungheria. (ANSA).