(ANSA) – NEW YORK, 04 FEB – La candidata repubblicana alle primarie, Nicky Haley, è stata ospiste a sorpresa al Saturday Night Live suscitando una valanga di polemiche sul programma satirico della Nbc in onda il sabato sera. In apertura dello show, l’ex governatrice della South Carolina che arranca dietro a Donald Trump, ha interpretato se stessa accanto a James Austin Johnson, nei panni del tycoon. "Perché non fai un dibattito contro la Haley?", gli ha chiesto, fingendo di essere "una elettrice preoccupata" del suo Stato e alludendo al rifiuto dell’ex presidente di partecipare a un testa a testa televisivo con la sfidante. "Oh mio dio", ha risposto il finto Trump: "E’ lei. E’ Nancy Pelosi, la donna a capo della sicurezza il 6 gennaio". La battuta si riferiva alla confusione fatta da Trump che a gennaio, parlando dell’assalto a Capitol Hill, l’ha confusa con l’ex speaker della Camera: "Stai bene Donald? Forse ti serve un test per misurare la tua competenza mentale". Replica il finto Trump: "Sai cosa? L’ho fatto. Perfetto al cento per cento e ci credo perché sono un uomo. Ecco perché le donne non dovrebbero avere in mano l’economia: sono terribili coi soldi". E’ toccato poi alla Haley essere messa sulla graticola. L’attrice Ayo Edebiri, la sous chef in due stagioni della serie ‘The Bear’, le ha chiesto: "Sono curiosa, quale è secondo te la principale causa della Guerra civile? Quella cosa che comincia con ‘S’ e finisce con lavery?". L’ex governatrice dello stato del Sud ne ha approfittato per fare nuovamente marcia indietro: "Si, probabilmente avrei dovuto dirlo la prima volta". La battuta si riferiva a un raduno a dicembre nel New Hampshire in cui un elettore le aveva chiesto cosa avesse causato la guerra. Lei aveva risposto senza menzionare la schiavitù e poi, investita dalle polemiche, si era dovuta cospargere il capo di cenere. La Nbc è stata fortemente criticata per aver invitato solo una candidata alle elezioni. Saturday Night Live non ha risposto alle richieste di commenti ma fonti hanno detto all’Hollywood Reporter che la rete ottempererà alle regole della par condicio, dando a tutti i candidati in corsa alle presidenziali un ugual numero di minuti in onda a prescindere dall’appartenenza politica. (ANSA).