(ANSA) – ROMA, 31 GEN – Parte oggi a Roma e nelle principali città italiane, la campagna di affissioni di Pro Vita&Famiglia con il messaggio "9 biologi su 10 mi riconoscono come un essere umano. E tu?" e l’immagine di un embrione. "Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica – spiega Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus – su ciò che dice la scienza in merito alla tutela della vita nascente" ovvero che "il 96% dei biologi, su un totale di oltre 5.500 specialisti intervistati, riconosce l’umanità del concepito e che la vita inizia nel momento della fecondazione" facendo riferimento alla ricerca ‘The Scientific Consensus on When a Human’s Life Begins’, pubblicata su "Issues in Law & Medicine’ nel 2021. "La scienza, dunque, dice in modo incontrovertibile che – sottolinea – il nascituro è uno di noi e da qui la politica italiana deve partire, per adeguare la legge alla scienza e riconoscere la capacità giuridica e l’umanità del concepito". "Chiediamo al Parlamento, in particolare, di approvare i disegni di legge come quelli dei senatori Menia (FdI), Gasparri (FI) già presentati al Senato, che – ricorda Coghe – propongono di modificare l’articolo 1 del codice civile al fine di riconoscere proprio la capacità giuridica del concepito o il ddl Romeo (Lega) che all’art. 3 menziona la soggettività del concepito al fine del piano di aiuti familiari previsti nello stesso ddl". (ANSA).