(ANSA) – LONDRA, 31 GEN – La leader dello Sinn Fein, Mary Lou McDonald, ha affermato che un’unificazione dell’Irlanda è a "portata di mano in termini storici" dopo l’accordo raggiunto sulla fine dello stallo politico in Irlanda del Nord segnato da due anni di paralisi totale delle istituzioni di Belfast. Ci si attende in base ai risultati delle ultime elezioni nella provincia del Regno Unito che la vice di McDonald, Michelle O’Neill, sia ufficialmente nominata ‘first minister’, la prima per la compagine repubblicana, in un nuovo esecutivo locale insieme agli unionisti del Dup, in seguito alla loro decisione di ritornare alla condivisione del potere prevista dall’accordo di pace del Venerdì Santo siglato nel 1998 a conclusione del sanguinoso conflitto dei Troubles. Se questo già è un passaggio molto importante per lo Sinn Fein in realtà una possibile unificazione dell’isola non appare così a portata di mano considerando le condizioni necessarie per arrivare a un referendum sul futuro della provincia, previsto come opzione all’interno del Good Friday Agreement. Intanto il ministro per l’Irlanda del Nord, Chris Heaton-Harris, ha formalizzato nel Parlamento di Westminster l’intesa raggiunta fra le opposte fazioni andando incontro con una nuova legge ad hoc alle richieste degli unionisti, contrari ai termini del Windsor Framework, l’accordo post-Brexit sullo scambio di merci tra Londra e Bruxelles che ha modificato il Protocollo per l’Irlanda del Nord. Ma il ritocco legislativo previsto dal Regno, basato sulla tutela del legame fra Belfast e Londra e la conferma all’assenza di barriere nel commercio interno di merci fra l’Ulster e il resto del Paese, è una materia delicata e potrebbe anche scatenare reazioni da parte di Bruxelles dopo i lunghi e difficili negoziati per arrivare al Windsor Framework, visto dall’Ue come accordo risolutivo. (ANSA).