(ANSA) – BOLOGNA, 30 GEN – Quindici condanne da un minimo di due anni e otto mesi a un massimo di 12 anni e 8 mesi, nonché due assoluzioni. E’ la sentenza stabilita dal Gup del Tribunale di Bologna, Letizio Magliaro, per i 17 imputati a giudizio per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale e allo spaccio di ingenti quantità e di riciclaggio. Il processo si è svolto con la formula del rito abbreviato. Un’altra persona ha patteggiato la sua pena, mentre altre tre saranno giudicate con il rito ordinario. La vicenda risale al marzo dello scorso anno, con 21 misure cautelari (20 in carcere, una ai domiciliari) eseguite dalla Squadra mobile e disposte dal gip Nadia Buttelli su richiesta della Procura, culmine dell’indagine condotta dalla Dda con il procuratore capo Giuseppe Amato e il pm Roberto Ceroni, nei confronti dei componenti del presunto sodalizio finalizzato al traffico internazionale di stupefacenti. L’inchiesta durò circa un anno, dall’inizio del 2021 al febbraio 2022, quando furono arrestate cinque persone ritenute a capo del sodalizio; durante le indagini furono sequestrati oltre 750 chili di cocaina. Parte della droga è stata rinvenuta in un garage a Bologna, ma altra era stoccata a Monte San Pietro (nel bolognese) e in tre ulteriori depositi dislocati tra Veneto, Liguria e Toscana. Per gli inquirenti, la droga arrivava in Italia dal Sudamerica a bordo di navi container, poi giungeva su ruote a Bologna e in particolare nel deposito di Monte San Pietro. Da qui veniva poi ridistribuita tra le piazze di spaccio dello Stivale in tempi record. In molti casi è caduta l’aggravante 61 bis, relativa alla transnazionalità. Alcuni degli imputati erano assistiti dagli avvocati Antonio Murgo, Amalia Lamanna e Simone Romano. "Sono soddisfatto – ha detto l’avvocato Romano – perché la posizione del mio assistito (condannato a 6 anni, 5 mesi e 10 giorni, ndr) è stata ridimensionata rispetto all’accusa". (ANSA).