(ANSA) – TRIESTE, 29 GEN – La Carta di Lorenzo diventa una piattaforma nazionale per sensibilizzare la collettività sui rischi che corrono gli studenti impegnati nei percorsi di alternanza scuola-lavoro e duale. La Carta deve il suo nome a Lorenzo Parelli, lo studente di 18 anni morto per un incidente sul lavoro nel gennaio 2022 durante l’ultimo giorno di un progetto di alternanza scuola-lavoro in uno stabilimento di Pavia di Udine. Si tratta di un documento scritto dalla famiglia di Lorenzo insieme con la Regione Friuli Venezia Giulia. Oggi, nel corso di un convegno alla Lef di San Vito al Tagliamento (Pordenone), è stata presentata l’iniziativa: una piattaforma nazionale, che si inserisce nel più ampio progetto "A Scuola in Sicurezza" che coinvolge Regione, Inail, Confindustria Alto Adriatico e Confindustria Udine per promuovere attività formative e informative in materia di sicurezza nelle scuole secondarie di secondo grado. La piattaforma – che ha il sostegno dei ministri del Lavoro e dell’Istruzione, Marina Elvira Calderone e Giuseppe Valditara – è stata illustrata da Michelangelo Agrusti, Presidente Confindustria Aa e di Lef (Centro formazione esperienziale), il quale ha sottolineato che i coniugi Parelli "sono riusciti a trasformare il loro dolore, certamente ineliminabile, in qualcosa di positivo, in un fatto che ci richiama indistintamente a straordinaria responsabilità". Agrusti, ha ricordato la recente visita del Presidente Mattarella alla scuola frequentata da Lorenzo, il Bearzi di Udine. "Qualcosa è stato fatto dalla morte di Lorenzo, ma occorre continuare", ha approvato il presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga. All’incontro, oltre a tanti studenti, erano presenti anche ai genitori di Giuliano, lo studente veneziano di Ceggia morto durante uno stage di alternanza scuola-lavoro in un’azienda di Noventa di Piave (Venezia). (ANSA).