(ANSA) – LIMA, 29 GEN – Rimane tesa la situazione a Machu Picchu, cittadella Inca del Perù patrimonio culturale dell’umanità dell’Unesco, per uno sciopero della popolazione locale contraria alla decisione del ministero della Cultura di assegnare a privati la gestione della vendita dei biglietti di ingresso. Nel quadro delle proteste, giunte al quinto giorno, le autorità peruviane hanno portato a termine durante il fine settimana l’evacuazione di quasi 700 turisti nazionali e esteri rimasti bloccati nello storico sito archeologico. I dimostranti chiedono che venga revocata la decisione di assegnare, senza concorso, la vendita dei biglietti alla società Joinnus, filiale del gruppo Credicorp. Ma la ministra della Cultura, Leslie Urteaga, ha categoricamente escluso che questo avverrà con il ripristino del vecchio sistema pubblico di acquisto dei biglietti per Machu Picchu. Nella ricerca di una soluzione che metta fine alla protesta sono impegnati tre ministri e il governatore della regione di Cusco, Werner Salcedo, che ha convocato le parti ad una riunione tecnica domani, chiedendo nel contempo di sospendere lo sciopero ai manifestanti, che però non hanno accettato. (ANSA).