Ricordare perché gli errori del passato non vengano più ripetuti. Questo il messaggio delle istituzioni riunite a Como nell’aula magna dell’Università dell’Insubria per la cerimonia ufficiale del Giorno della Memoria. Una giornata pensata per commemorare e non dimenticare le vittime dell’Olocausto.
“Ricordare, senza mai abbassare la guardia, significa difendere i valori fondanti della nostra Costituzione. Bisogna vigilare perché non è detto che siano valori conquistati definitivamente” ha affermato il prefetto di Como Andrea Polichetti. “Bisogna continuare a ricordare quanto di abominevole successo in passato perché non si ripeta più” ha sottolineato il sindaco di Como Alessandro Rapinese.
Durante la cerimonia sono state conferite 11 medaglie d’onore ai parenti e ai familiari di alcuni cittadini comaschi deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Presenti anche i sindaci dei comuni di residenza delle persone insignite.
“È importante che si parli di memoria qui, dove ci sono le giovani generazioni” ha rimarcato l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi. “Perché la storia non si trasformi in tragedia occorre tenere viva la memoria, non oscurare il dolore e non banalizzare il male”. Ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera. “Abbiamo tutti il dovere di essere sentinelle per arginare e combattere l’intolleranza e l’odio antisemita” è la dichiarazione del deputato della Lega Eugenio Zoffili.
Oltre a Como, numerose le cerimonie per celebrare il Giorno della Memoria in tutta la provincia.