Domani nella chiesa parrocchiale di Oltrona San Mamette l’ultimo saluto a Manuel Millefanti, il 43enne ucciso nella notte tra domenica e lunedì nella sua abitazione. In carcere al Bassone con l’accusa di averlo ucciso con una coltellata vicino al cuore l’amico Luca De Bonis, 33 anni.
Nella chiesa di San Giovanni, alle 15 sarà celebrato il rito funebre, preceduto alle 14.30 dalla recita del rosario. Familiari e amici si stringeranno domani in un ultimo abbraccio al 43enne. La famiglia di Manuel è conosciuta e stimata in paese, dove ha sede anche l’azienda tessile Millefanti.
“Manuel non era un cattivo ragazzo, ma era debole e si è fatto trascinare”, le poche parole pronunciate dalla mamma nelle ore successive all’omicidio. Un riferimento alle difficoltà di Manuel, che era stato accusato anche di attività legate allo spaccio. Il 43enne viveva solo in una villetta a poca distanza dall’abitazione dei genitori. Proprio la mamma è stata la prima a soccorrere il figlio quando, nel cuore della notte, il 43enne ha chiamato la donna chiedendole aiuto e dicendole di essere stato accoltellato.
Dai primi riscontri dell’autopsia, in attesa della relazione finale, l’esame effettuato sul corpo di Manuel avrebbe confermato che il 43enne sarebbe stato ucciso da un unico colpo inferto a poca distanza dal cuore. In carcere al Bassone con l’accusa di omicidio volontario l’amico Luca De Bonis, 33 anni. Durante l’interrogatorio davanti al giudice Carlo Cecchetti, il presunto omicida avrebbe ammesso di aver accoltellato l’amico durante una lite. De Bonis avrebbe ripetuto di essere stato aggredito da Manuel, di aver avuto paura e di essersi difeso impugnando il coltello. Un racconto ancora al vaglio degli inquirenti.
Proseguono le analisi sui cellulari sequestrati dai carabinieri e le analisi degli esperti della scientifica che hanno effettuato i rilievi nell’abitazione di Manuel Millefanti. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Antonio Nalesso. L’omicidio non avrebbe un reale movente e sarebbe avvenuto al termine di una serata che vittima e presunto omicida, come testimoniato anche da una foto postata sui social, avevano trascorso insieme bevendo alcolici e assumendo sostanze stupefacenti nell’abitazione di Manuel Millefanti.