(ANSA) – ROMA, 26 GEN – Nel discorso per il "Giorno della Memoria", il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cita Primo Levi: "La storia della deportazione e dei campi di concentramento non può essere separata dalla storia delle tirannidi fasciste in Europa: ne rappresenta il fondamento condotto all’estremo, oltre ogni limite della legge morale che è incisa nella coscienza umana". "Con queste parole", ha spiegato Mattarella, "Levi scolpiva il giudizio sulle radici e sulle responsabilità prime del più grave sterminio, organizzato e programmato ai danni di donne e uomini definiti di razze inferiori, il più grave compiuto nella storia dell’umanità". (ANSA).