(ANSA) – NAPOLI, 26 GEN – "Carceri o cimiteri?". "A Poggioreale si muore". Sono alcuni dei manifesti funebri incollati stanotte ai muri di Napoli dopo i suicidi avvenuti nel carcere di Poggioreale. L’intento dei manifesti, spiegano dall’Ex Opg Je So’ Pazzo, un centro sociale, è di "denunciare ciò che succede nel carcere napoletano e riportare all’attenzione di tutti che, dall’inizio del 2024, sono già 9 i suicidi nelle carceri italiane, di cui tre solo in quello di Poggioreale". Il centro sociale espone anche il manifesto "Andrea, Mahmud, Luciano. Morti sotto la custodia dello Stato", sottolineando che i suicidi sono "il simbolo di tutte le disfunzioni del sistema carcerario: sovraffollamento, mancanza di personale e privazione di ogni diritto e tutela per i detenuti che sono trattati quotidianamente come bestie, piuttosto che come esseri umani". Per quanto riguarda poi, nello specifico, il carcere di Poggioreale, "ci sono solo due psichiatri a fronte dei 2.100 detenuti. Gli ‘esperti’ hanno visto le proprie ore di lavoro dimezzate l’anno scorso, tutto ciò a fronte di un aumento costante della popolazione detenuta con gravi problemi psichici. E la risposta del governo a questa situazione, comune a molte carceri d’Italia – aggiungono gli organizzatori dell’iniziativa – è la creazione di nuovi reati e il totale menefreghismo. I suicidi vengono considerati ‘incidenti inevitabili’, mentre sappiamo che non sono incidenti. E’ importante ridare ai detenuti voce e dignità perchè di carcere si muore". (ANSA).