(ANSA) – GENOVA, 24 GEN – Dopo la partenza della prima equipe dell’ospedale pediatrico Gaslini per l’Egitto, avvenuta giovedì 18 gennaio, per organizzare attività di triage e trasferimento di un centinaio di bambini vittime del conflitto a Gaza presso l’ospedale pediatrico genovese e altri tre ospedali italiani una seconda squadra del Gaslini si sta preparando a partire: si tratta di una equipe chirurgica composta da Gianluca Piatelli, direttore di neurochirurgia, Mattia Pacetti, neurochirurgo e dall’infermiera Maria Elena Formaggio che la prossima settimana realizzerà gli interventi neurochirurgici più urgenti sui piccoli pazienti. "Il Gaslini si conferma un’eccellenza internazionale – ha detto il governatore ligure Giovanni Toti -. Per la Liguria è un orgoglio poter contare su una realtà di questo livello, scelta per la straordinaria qualità nelle cure pediatriche e per la generosità come capofila di questa missione. Una speranza per tanti piccoli e per le loro famiglie vittime incolpevoli di questa tragica guerra". La prima missione, coordinata dal prof. Moscatelli, ha lo scopo di realizzare al più presto un primo volo, con il trasporto di alcuni bambini al pediatrico. Il Gaslini assicurerà l’assistenza sanitaria pediatrica a tutti i voli che si renderanno necessari per i piccoli pazienti che ne avranno bisogno.. "Un risultato di rilevanza internazionale – ha detto il presidente del Gaslini Edoardo Garrone – Nei contesti di guerra troppo spesso sono i più piccoli a subire le conseguenze peggiori. Ma il nostro Istituto continua a impegnarsi in quello che gli riesce fare meglio: curare i bambini della Liguria, dell’Italia, del mondo". Questo accordo "ci ricorda quanto sia importante fare in modo che il diritto alla salute di ognuno, soprattutto dei più piccoli, sia sempre tutelato senza discriminazione e in egual modo in tutto il mondo – ha aggiunto il dg del Gaslini Renato Botti – Oggi il Gaslini porta il suo contributo clinico e formativo in Angola, Sudan, Pakistan, Kazakistan, Iraq Tunisia, Libia". Botti ha voluto plaudire "all’Unità di Crisi della Farnesina per il delicato lavoro diplomatico" e alla collaborazione "instaurata con Marina Militare e con l’equipaggio di Nave Vulcano per il supporto fornito". (ANSA).