(ANSA) – ROMA, 21 GEN – Sugli stupri di guerra "bisogna prendere posizione al di là delle posizioni che si possono avere sul conflitto perchè è qualcosa che esula dal conflitto e dalle posizioni politiche che ognuno può avere. Gli stupri di guerra sono la manifestazione più evidente, più incredibile della violenza contro le donne. Se non mettiamo a fuoco quello che è avvenuto il 7 ottobre e ne facciamo qualcosa di assolutamente unico, non potremo più parlare di violenza contro le donne. Se non parliamo seriamente di quello che è accaduto il 7 ottobre, se non lo portiamo all’attenzione di tutti, se non riusciamo a portarlo di fronte alle Corti internazionali sarà un grande fallimento". Lo ha detto la ministra alla Famiglia, alla Natalità e alle Pari Opportunità Eugenia Roccella intervendo stamani a Roma alla presentazione dell’Associazione Setteottobre. "Tra l’altro è un modo – ha sostenuto – per considerare le donne con disprezzo, come semplicemente un oggetto a disposizione, ma è anche cercare di annientare il nemico, il maschio, cioè dire attraverso la donna: ‘voglio annientare la tua discendenza, voglio colpire te’, ti considero una non persona e voglio arrivare alla desertificazione del futuro". "Quello che abbiamo visto il 7 ottobre – ha proseguito – è qualcosa che ha superato confini morali che non si possono superare. Si dice spesso che per una vittima è equivalente essere uccisa da una bomba o in altro modo. Io non credo che sia così, non credo che sia equivalente essere stuprate, violentate con la ferocia, con la cattiveria, con l’odio che si è manifestato il 7 ottobre o morire sotto le bombe. Non è la stessa cosa. E noi non possiamo davvero parlare di violenza contro le donne, non possiamo discutere di patriarcato o non patriarcato, non possiamo parlare come abbiamo fatto in questi ultimi tempi, per fortuna, finalmente, con un dibattito che si sta sempre più allargando, della sensibilizzazione della violenza contro le donne", se tutto ciò "non riusciamo a portarlo di fronte alle Corti internazionali". (ANSA).