Differenze di reddito sempre più ampie. In parole semplici, tanti soldi per sempre meno persone. E purtroppo Como non è esente da questa piaga. La Lombardia conta 7 milioni di contribuenti per un reddito complessivo che va oltre i 171 miliardi di euro. Il problema è questa cifra non è equamente distribuita. O almeno così dice chi non fa parte della fetta piccola della torta.
Secondo i dati di Cisl basati sulle dichiarazioni Irpef 2022, i dipendenti lombardi sono quasi il 60% ma il loro reddito medio è di circa 26 mila euro. Ancora più basso quello dei pensionati, che costituiscono il 36% della forza contribuente lombarda. Per loro solo 21 mila euro in media all’anno. Messi meglio di tutti i lavoratori autonomi. Sono solo l’1.5%, ma il loro reddito medio si aggira sui 71 mila euro. Pochi ma buoni, si direbbe.
Anche a Como la situazione è molto simile. Quasi il 57% dei comaschi è lavoratore dipendente e i redditi medi si attestano sui 24 mila euro. 19 mila invece per i pensionati, che sono quasi il 40% dei contribuenti. Imprenditori e autonomi, invece, sono molti meno, il 4.2%. E i loro redditi medi sommati raggiungono quasi quota 100 mila. 68 mila per gli autonomi e 30 mila per gli imprenditori.
Numeri che vanno visti in un contesto più ampio – avverte Roberta Vaia, segretaria regionale CISL Lombardia – perché i prezzi aumentano molto più del potere di acquisto dei cittadini. “Per contrare questo trend – dice Daniele Magon, segretario generale della Cisl dei Laghi – bisogna accelerare il rinnovo dei contratti di lavoro”.