(ANSA) – PALERMO, 18 GEN – Il gup Andrea Innocenti ha rinviato a giudizio l’attuale amministratore unico di Amap e gli ex vertici della partecipata che gestisce il servizio idrico a Palermo e in provincia dopo l’inchiesta sulla gestione irregolare dei depuratori e lo sversamento in mare di fanghi. Il processo inizierà il 10 aprile. I Comuni di Palermo, Capaci, Trappeto, Partinico e Balestrate, nonché le associazioni Adusbef, Legambiente Sicilia e Codacons, si sono costituiti parte civile. Tra gli esclusi solo l’impresa "Alessandra costruzioni". Sono stati rinviati a giudizio Maria Prestigiacomo, ex presidente Amap ed ex assessore della giunta Orlando, l’attuale amministratore unico della municipalizzata, Alessandro Di Martino. Con loro vanno a processo anche i dirigenti Angelo Siragusa, Adriana Melazzo e Dorotea Vitale, che a vario titolo si sono occupati della gestione degli impianti idrici. L’inchiesta era stata avviata tempo fa e i carabinieri avevano notificato un’ordinanza di commissariamento all’ex municipalizzata, portando l’allora assessore Prestigiacomo a lasciare la delega ai Servizi idrici. I militari fecero delle verifiche sulla gestione tecnico-operativa dei depuratori delle acque reflue sia ad Acqua dei Corsari che a Balestrate, Carini e Trappeto. Secondo l’accusa la gestione irregolare degli impianti avrebbe provocato l’inquinamento dell’area protetta del golfo di Castellammare. (ANSA).