Non si contano nemmeno più le mattine perse o fortemente penalizzate a causa del trasporto ferroviario. I pendolari di Trenord – tra rassegnati e furibondi – anche stamattina sono incappati in una serie di disservizi. La situazione peggiore sulla linea Chiasso-Como-Milano–Rho: un guasto al passaggio a livello di Seregno ha rallentato la circolazione dei treni su tutto il percorso con cancellazioni e ritardi fino a 30 minuti a partire dalle 6.40 di questa mattina. Guasto poi risolto poco prima delle 8.
Ma, evidentemente, la fascia oraria di chi si sposta per motivi di lavoro o di studio, ha subito, ancora una volta i disagi peggiori. Basta consultare l’app o il sito di Trenord per notare le criticità.
E non è andata meglio a chi utilizza la direttrice Como Lago-Milano Cadorna. Alcune corse sono state cancellate a causa di un guasto, ancora alle 9.40 circa un mezzo viaggiava con 12 minuti di ritardo a causa della sosta prolungata di un altro treno della linea. Al pomeriggio ulteriori problemi.
Difficoltà che sono all’ordine del giorno, una volta la colpa è dei mezzi, una volta dell’infrastruttura, un’altra ancora il ghiaccio sui binari, un’altra ancora perchè i treni nuovi, troppo alti, non passano nelle gallerie. Intanto gli utenti subiscono le conseguenze. La frustrazione è comprensibile per chi quasi ogni giorno arriva a lavoro in ritardo o rientra a casa fuori orario. Molti hanno ormai preso l’abitudine di muoversi con largo anticipo per cercare di ammortizzare i ritardi che sono costanti, ma è chiaro che le ore di trasporto sommate alle ore di lavoro e di studio rendono la giornata infinita.
I pendolari: “Regione convochi i vertici delle ferrovie”
“Purtroppo sono diversi giorni che il servizio ferroviario è inaffidabile e le cause sono molteplici”. Spiega Ettore Maroni, portavoce del comitato pendolari Como. “Dal punto di vista infrastrutturale – dice – sulla tratta Chiasso-Milano. Oggi un problema ad un passaggio a livello, ieri ad uno scambio che ci hanno fatto accumulare fino ad 1 ora di ritardo anche grazie ad alcune soppressioni”. E poi ancora: “Continui guasti e cancellazioni o convogli in composizione dimezzata con conseguenti sovraffollamenti. Inutile elencare tutti i disservizi, sono troppi e potrebbero annoiare” aggiunge Maroni.
“Credo sia necessario che Regione Lombardia prenda in mano la situazione e convochi i vertici di Trenord, RFI e FNM per sollecitare un cambio di passo. Regione Lombardia non può permettersi un servizio inaffidabile”. È la sollecitazione del portavoce dei pendolari che infine ammette: “Purtroppo oggi a chi mi chiede come arrivare con certezza a Milano ad un determinato orario dico di prendere almeno due treni prima e comunque di tenersi un piano B (l’auto). Questo, – conclude – in una città che fortunatamente è servita da due linee ferroviarie, è sconfortante.