(ANSA) – LODI, 17 GEN – I carabinieri non fecero alcuna contestazione a Giovanna Pedretti, la ristoratrice che su Fb aveva postato una recensione in cui un cliente lamentava di essere seduto vicino a gay e disabili, quando sabato scorso, il giorno prima di ritrovarla morta sul greto del fiume Lambro, la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano fu convocata e sentita in caserma come persona informata sui fatti. I carabinieri hanno spiegato oggi in una nota che durante gli accertamenti con l’ipotesi di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, hanno sentito sabato pomeriggio Giovanna Pedretti "quale potenziale vittima dell’intera vicenda" e che il "colloquio" è durato "pochi minuti" durante i quali la ristoratrice ha confermato il contenuto della recensione (sulla cui autenticità erano stati sollevati più dubbi in rete) e ha spiegato di non essere in grado di fornire ulteriori dettagli per poter risalire all’identità "dell’anonimo cliente". Dopo il post e la risposta ripresa da diversi media, la 59enne era stata accusata sui social di aver inventato tutto solo per farsi pubblicità. Domenica è stata trovata morta nel fiume non lontano dalla pizzeria. Ormai per gli investigatori non ci sono più dubbi sul fatto che si sia uccisa. (ANSA).