(ANSA) – CAMPOBASSO, 16 GEN – Una società che ha accumulato debiti verso lo Stato nel corso degli anni per più di 16 milioni di euro: grazie a una serie di artifici dalle casse societarie erano inoltre spariti un milione e 400mila euro, versati sui conti correnti riconducibili ad un’altra società, creata per l’occasione. Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia finanziaria della Guardia di Finanza di Isernia hanno consentito alla Procura di Campobasso di richiedere il sequestro della somma, disposto dal Gip del Tribunale di Campobasso. Nel mirino degli investigatori un commercialista del capoluogo che è anche l’amministratore unico della società finita sotto indagine e altre tre persone, accusati di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposta, riciclaggio e autoriciclaggio. Accertamenti bancari, controlli incrociati e una capillare analisi dei documenti acquisiti hanno consentito ai finanzieri di riannodare i fili di tutte le operazioni di sospetta natura fraudolenta tra le varie società. Secondo gli investigatori la conseguenza immediata di questo gioco di scatole cinesi sarebbe stata la sottrazione di un importo significativo, per milioni di euro, alle casse dell’Erario da parte di una società ormai svuotata da tutti i beni e dunque impossibilitata a pagare anche parzialmente le imposte evase. (ANSA).