Centro federale del ghiaccio. “Di scritto non ho mai visto nulla, successivamente questa opportunità è stata un po’ rimpallata tra Como e Varese. Si è tanto discusso ma si sono fatti i conti senza l’oste, se effettivamente l’oste, ossia la dotazione finanziaria non verrà confermata, come qualche anticipazione invece da un punto di vista governativo era arrivata”. Con queste parole è intervenuto nella delicata questione che riguarda l’assenza di fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la realizzazione del Centro federale degli sport del ghiaccio, il comasco Alessandro Fermi, assessore regionale a Università, Ricerca e Innovazione.
I fondi messi in palio dal Pnrr non ci sono. Se le risorse non ci sono più o non ci sono mai state al momento è difficile dirlo. Di fatto però non sono previsti finanziamenti per la realizzazione del Palazzetto degli sport del ghiaccio. Nei mesi scorsi a candidarsi per ottenere il bottino da 26 milioni di euro erano state Como e Varese, e in ultimo anche Milano. Nella battaglia però non l’ha spuntata nessuno proprio a causa dell’assenza di risorse.
Sull’addio ai finanziamenti per il Centro federale del ghiaccio è intervenuto anche il Pd comasco con una dura nota contro l’amministrazione comunale: “Ad agosto scorso avevamo reso pubblica la nostra preoccupazione per la copertura finanziaria destinata alla struttura sportiva, alla luce dei tagli che il governo aveva effettuato alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. All’epoca, però, il sindaco Alessandro Rapinese ci aveva accusati di fare comunella con il Comune di Varese e di essere intenzionati solamente a mettere i bastoni tra le ruote all’amministrazione comasca”, dichiarano i consiglieri comunali del PD insieme al gruppo cittadino. “La disponibilità e l’impegno di tutto il Partito Democratico non sono però bastati, di fronte a un Governo e a una Regione che si sono resi protagonisti di scelte rivedibili. E a rimetterci, purtroppo, sono sempre i Comuni come il nostro, che dovrà dire addio, come avevamo intuito già cinque mesi fa, al finanziamento per la realizzazione dell’opera”.