(ANSA) – ROMA, 15 GEN – Una settimana di appuntamenti per arrivare al giorno della Memoria e ricordare, a tutti, cosa fu la Shoah. Un dolore antico che si sovrappone a quello recente dell’attacco del 7 ottobre, gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, un ripresa dell’odio antisemita e l’accusa a Israele di compiere un genocidio a Gaza, arrivata fino all’Aja. Questo rende la giornata della Memoria di quest’anno un momento che va oltre il ricordo o le pagine dei libri di storia. "Nel giorno della memoria si ricorda la Shoah, il genocidio della Shoah e le sue vittime. Le parole e l’uso che se ne fa sono importanti", dice all’ANSA Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Per Di Segni "su questo e solo su questo si deve concentrare l’attenzione di tutti noi quel giorno". Con un’attenzione particolare quindi "all’uso responsabile delle parole, prima fra tutte genocidio", riferendosi, appunto, alle accuse ad Israele portate all’Aja dal Sudafrica. Stesso monito sul genocidio sottolineato dal Rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni: "Si evoca un diritto per calpestare altri diritti. E per farlo si costruisce una menzogna propagandistica colossale. È quello che sta avvenendo alla Corte internazionale dell’Aja, in cui Israele è stata accusata di genocidio", ha scritto sul giornale on line Shalom. Quest’anno il 27 gennaio cade di Shabbat e l’Unione delle Comunità ebraiche italiane ha previsto diversi momenti in 7 giorni per ricordare e onorare la memoria. (ANSA).