(ANSA) – BOLOGNA, 13 GEN – "Ancora una volta, il nostro è un richiamo al rispetto. Rispetto di Alice, ancora privata, oltre che della vita, di un degno funerale, rispetto della sacralità del processo. Questo lo affermiamo, e ne siamo convinti, nell’interesse di tutti". Si conclude così una nota dei difensori della madre e del fratello di Alice Neri, avvocati Cosimo Zaccaria e Marco Pellegrini, in relazione ad alcuni articoli apparsi nei giorni scorsi sul femminicidio della 32enne trovata carbonizzata a novembre 2022 nelle campagne di Concordia, nella Bassa modenese: il 7 febbraio prenderà il via il processo a carico di Mohamed Gaaloul, trentenne tunisino, unico imputato. "Lo schema solito, seguito dalla ormai consolidata e incomprensibile posizione strategica comune della difesa dell’imputato e di quella del marito di Alice, ha comportato l’uscita di notizie e informazioni tecniche in prossimità dell’udienza, prima ad opera di una e poi, in sintonia, dell’altra difesa", dicono Zaccaria e Pellegrini. "Non vogliamo entrare nel merito del perché ciò stia accadendo (spetterà ai giudici), ma sul come e quando. Il dibattimento penale è il momento più importante, oseremmo dire sacro, del procedimento. E’ il momento in cui, in contraddittorio, si forma la prova e si giunge alla verità processuale. Articoli come quelli apparsi nei giorni scorsi, in prossimità dell’inizio del processo ad opera di consulenti ed altri importanti attori, di parte, che saranno ancora domani soggetti attivi nel processo, inducono a riflessioni serie. Riflessioni a tutela di un processo giusto a favore di tutte le parti e depurato da possibili suggestioni", aggiungono. (ANSA).