(ANSA) – GENOVA, 10 GEN – I legali di Alberto Scagni, l’uomo che il primo maggio 2022 ha ucciso la sorella Alice sotto casa a Genova Quinto ed è stato condannato a 24 anni e 6 mesi, hanno presentato un esposto in procura a Genova per fare chiarezza sull’ aggressione avvenuta nel carcere di Marassi. Scagni era stato picchiato da un compagno di cella. L’aggressione aveva determinato il suo trasferimento nella casa circondariale di Sanremo dove qualche settimana dopo era stato sequestrato, torturato e picchiato selvaggiamente da due compagni di cella. Scagni era finito in coma per le gravi lesioni subite. Gli avvocati Alberto Caselli Lapeschi e Mirko Bettoli chiedono alla procura di identificare l’aggressore di Marassi visto che "nonostante i ripetuti solleciti anche a mezzo Pec ci è stato detto che non potevano indicarci il nome". Gli avvocati avevano presentato un esposto anche a Imperia per chiedere "accertamenti per capire come mai non sia stato messo in isolamento dopo avere subito una prima aggressione nel carcere genovese di Marassi". La madre di Alberto, Antonella Zarri, ha scritto al garante per i detenuti per andare a vedere il figlio e capire se stia ricevendo le cure e il trattamento giusto e quali siano le sue condizioni cliniche. (ANSA).