La tassa sulla sanità per i vecchi frontalieri è legge ma la battaglia dei sindacati di categoria non si ferma. “Verificheremo la legittimità della norma introdotta dalla Legge di Bilancio e convocheremo assemblee dei lavoratori”, dichiarano in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil, che chiedono anche “la convocazione immediata del tavolo interministeriale sul lavoro frontalieri”.
Il nuovo balzello sarà applicato a tutti i frontalieri che hanno iniziato a lavorare oltreconfine fino al 16 luglio scorso, ovvero fino all’entrata in vigore del nuovo accordo fiscale. “A nulla sono valse le nostre richieste di stralcio di un provvedimento iniquo, ingiustificato e intempestivo e, verosimilmente, illegittimo”, scrivono i rappresentanti nazionali dei frontalieri di Cgil, Cisl e Uil Giuseppe Augurusa, Marco Contessa e Pancrazio Raimondo.
“La tassa è iniqua perché basata su un presupposto sbagliato – attaccano le organizzazioni sindacali – i frontalieri sono contribuenti indiretti nazionali attraverso i ristorni fiscali pari al 40% di quanto versato alla fonte in Svizzera”. “E’ ingiustificata perché in contraddizione con quanto lo stesso ministero della Salute ha sempre sostenuto – prosegue la nota – E’ intempestivo perché giunge a valle di un accordo fiscale appena convertito in legge che tutela il lavoro frontaliero”. Dubbi infine sulla legittimità della tassa che, sottolineano i rappresentanti dei frontalieri, “si porrebbe in contrasto con il principio di universalità del sistema sanitario nazionale garantito a tutti i cittadini e introdurrebbe un meccanismo di doppia imposizione a valle di un trattato internazionale contro le doppie imposizioni”.
Al disappunto per la nuova tassa si aggiunge la preoccupazione per un documento in discussione alla commissione Finanze in materia di fiscalità internazionale. “Chiediamo un chiarimento immediato su una formulazione che appare ambigua e dagli effetti potenzialmente dirompenti sul lavoro transfrontaliero”, precisano Cgil, Cisl e Uil.
“Per affrontare le tante questioni aperte sul lavoro dei frontalieri italiani serve la convocazione immediata del tavolo interministeriale apposito – concludono i sindacati – Nell’attesa avvieremo una verifica di legittimità sulla nuova tassa e convocheremo assemblee dei lavoratori frontalieri nelle aeree di confine”.