(ANSA) – LONDRA, 08 GEN – Rientrano nel cassetto, almeno per ora, i piani di un nuovo referendum istituzionale in Australia sulla possibile fine dei legami con la monarchia britannica. Il progetto, tornato d’attualità dopo il passaggio della guardia al governo nel 2022 fra i conservatori e i laburisti dell’attuale primo ministro Anthony Albanese, repubblicano dichiarato, è stato rinviato oggi sine die da uno dei ministri di punta della compagine in carica. "Non è una nostra priorità", ha tagliato corto il ministro, in dichiarazioni citate dai media locali e riprese con evidenza nel Regno Unito dalla Bbc. Non senza confermare, anzi, il preannuncio dato la settimana scorsa dallo stesso governo di Canberra di una visita ufficiale entro il 2024 di re Carlo III: alla sua prima missione da capo di Stato nel Paese oceanico del Commonwealth, attesa a questo punto in pompa magna. Un portavoce di Albanese ha d’altronde sottolineato come il premier laburista abbia instaurato con Carlo, da lui apprezzato anche per la sensibilità e lo storico impegno ambientalista, "una relazione cordiale". L’esecutivo australiano ha già perso nettamente nel 2023 un referendum, convocato per cercare di attribuire diritti politici extra agli aborigeni. Mentre risale a quasi 25 anni fa, ossia al novembre del 1999, la precedente consultazione popolare sulla questione ‘monarchia o repubblica’: sfociata all’epoca in una vittoria dei sì al mantenimento del legame (ormai simbolico e quasi decorativo) con la corona di casa Windsor con quasi il 55% dei voti contro il 45. (ANSA).