(ANSA) – ROMA, 06 GEN – Rifiuti speciali, chimici, sanitari, vernici, ferro, elettrodomestici, porte, mobili, arredi e spazzatura varia venivano scaricati e bruciati in una maxi discarica abusiva nel quadrante sud ovest della Capitale, al confine con il Comune di Fiumicino. Per rimuovere i rifiuti della piccola ‘Terra dei Fuochi’, secondo l’Ama ci vorranno almeno 100 autotreni Il Gip presso il Tribunale di Roma, dopo una indagine condotta dalla Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, coordinati dalla Procura della Repubblica, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per una donna di 52 anni e altre 11 persone sono indagate tra le quali il compagno della donna, i figli ed alcuni imprenditori. I reati contestati, a vario titolo, sono inquinamento ambientale, incendio doloso, calunnia, furto di energia elettrica ed acqua, abbandono e malgoverno di animali poichè tra i comuli dei rifiuti ed una fognatura a cielo aperto vivevano, in pessime condizioni sanitarie, circa 40 cani di varie razze, una folta colonia felina e tre cavalli, tutti posti sotto sequestro Le indagini sono scattate nel marzo scorso, dopo alcune segnalazioni di piloti di linea che avevano comunicato la presenza di fumi provenire da un terreno sottostante la verticale di volo in fase di atterraggio, quando per motivi di condizioni meteo sfavorevoli erano costretti ad atterrare su una seconda pista dello scalo romano. A indagare sono stati gli uomini della Sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, con la collaborazione del Nucleo Tutela ambientale del XI Gruppo Marconi della Polizia Roma Capitale. Il blitz finale è stato condotto anche con l’ausilio delle guardie ecozoofile Norsaa. (ANSA).