Como. Crescono le prospettive occupazionali nel Comasco. Come emerge dai dati di Unioncamere del progetto Excelsior relativi alle proiezioni da parte delle aziende nelle province di Como e Lecco e diffusi dalla Uil del Lario, nel periodo Gennaio-Dicembre 2023 dove si evidenziano 4.410 ingressi in più rispetto all’anno precedente.
Nel Comasco infatti sono 52.440 le entrate previste, di cui 13.870 nell’ industria e 38.570 nei servizi, a fronte di 48.030 ingressi del 2022.
Ancora una volta i dati confermano che il contratto a tempo determinato è quello prediletto dalle aziende, in particolare nei settori del turismo e dei servizi. A Como il 20,2% delle assunzioni sono state a tempo indeterminato e il 54,2% a tempo determinato. Nonostante nel 2023 – rispetto al 2022 – sia aumentata la modalità di assunzione a tempo indeterminato sia la provincia di Como che quella di Lecco restano sotto la media lombarda.
Nel 2023 le figure professionali più ricercate sono state gli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione, il personale non qualificato nei servizi di pulizia e gli addetti alle vendite.
“I dati relativi al 2023 sono lo specchio del punto di arrivo di un’economia che non potrà mai raggiungere il pieno sviluppo finché non porrà al centro del proprio interesse le persone, i lavoratori le famiglie – spiega il Coordinatore Uil Lario Dario Esposito – La sfida che ci si pone di fronte è restituire dignità al lavoro, iniziando dal rinnovo dei contratti collettivi nazionali scaduti e che penalizzano, in un periodo di forte crisi inflazionistica, il potere di acquisto di tanti, troppi lavoratori”.