(ANSA) – TOLENTINO, 04 GEN – "Qualcuno mi aiuti a guarire, chiedo al ministro della Salute Schillaci e alla ministra per le Disabilità Locatelli che lo Stato non mi lasci solo in questa odissea, perché la mia vita è distrutta": a parlare all’ANSA è Fabrizio Gentili, 47 anni, sposato e padre di due figlie, docente di fisica e matematica al liceo scientifico "Galilei" di Macerata. "Il mio calvario di dolore fisico e morale – racconta – inizia nel luglio del 2022, da quando ho assunto un antibiotico della famiglia dei fluorochinolonici a seguito di un’infezione alle vie urinarie". Farmaco prescritto dal medico di famiglia su indicazione dell’urologo, sul quale però c’è un allerta dell’Aifa del 2019, per "reazioni avverse anche gravi e invalidanti al sistema muscoloscheletrico e al sistema nervoso". A causa della gravità di tali reazioni in soggetti fino ad allora sani, l’Aifa aveva raccomandato massima cautela nella prescrizione. "Io che ero un super atleta, nel giro di poche settimane dall’assunzione mi sono ritrovato sulla sedia a rotelle – racconta oggi l’insegnante -. Non riesco a stare in piedi e nemmeno sostenere le braccia, tanto che mia moglie era costretta a imboccarmi. Inizio un lungo peregrinare per gli ospedali delle Marche e anche fuori regione, ma nessuno mi ha mai certificato che il mio stato di salute fosse strettamente correlato agli effetti indesiderati dell’antibiotico" e secondo Gentili questo "di fatto mi impedisce di accedere a qualsiasi forma di assistenza sanitaria". Dopo 17 mesi di malattia "e quindi con uno stipendio fortemente ridimensionato. Gentili dovrà fare i conti a breve con "una situazione economica complicata". Da qui l’appello ai ministri, "lo Stato non mi abbandoni". "Nelle mie condizioni c’è un esercito di alcune migliaia di persone in Italia, non possiamo essere dimenticati al nostro calvario", conclude. (ANSA).