Campeggio di via Cecilio a Como, “la questione è stata risolta”. Così il sindaco della città Alessandro Rapinese torna sulla delicata questione che riguarda le persone che alloggiano all’interno della struttura e che hanno dovuto abbandonarla entro la fine dell’anno, lo scorso 31 dicembre.
“L’area comunale è stata completamente liberata e ripulita – ha spiegato il primo cittadino che annuncia inoltre – L’amministrazione sta valutando diverse opzioni per riqualificare la zona”. Al momento l’ipotesi di realizzare nuovi parcheggi sembrerebbe essere esclusa. La giunta di Palazzo Cernezzi – come ribadito dal sindaco – sta valutando una serie di proposte con i privati con l’obiettivo di riqualificare l’area di via Cecilio fino ad oggi utilizzata dal campeggio.
Esattamente lo scorso anno – a inizio gennaio – era arrivata dal Comune l’ordinanza per chiedere alle persone presenti nel campeggio di lasciare la struttura. La decisione era scattata a causa di una serie di motivi tra cui l’assenza dei requisiti igienico sanitari e per la difformità riscontrata nella destinazione d’uso dell’area. Ora come detto si guarda al futuro della zona e a una sua possibile riqualificazione.
A replicare alle parole del sindaco sono i consiglieri comunali del PD Patrizia Lissi e Stefano Legnani che in una nota scrivono: “A essere liberata e ripulita è stata solamente una parte di campeggio. Sono ancora ospitate, infatti, singole persone e famiglie che spesso, pur avendo un lavoro, nella maggior parte dei casi a tempo determinato, non hanno trovato nessuno disposto a offrirgli un contratto di affitto. E proprio a loro, l’Amministrazione non si è preoccupata di trovare una sistemazione alternativa. Considerato che a breve i bungalow dovranno essere liberati, anche per l’interruzione delle utenze, sono diverse le persone che rischiano di trovarsi in strada, nonostante lavorino per pagare regolarmente l’affitto al camping. E’ triste pensare che nonostante l’impegno e la mobilitazione di tanti volontari e delle stesse famiglie per trovare un’alternativa, a oggi, ci siano persone che non sanno ancora dove dormiranno nelle prossime notti”.