Rivoluzione in Comune a Como, da quest’anno ai dirigenti dei diversi settori che non raggiungono valutazioni sufficienti, niente premi. E a pesare sarà il voto del sindaco. Insomma la conta finale vedrà promossi o bocciati. La giunta guidata dal sindaco Alessandro Rapinese non solo ha ridistribuito le deleghe e gli incarichi, ma ha anche messo mano alla metodologia di valutazione delle performance dirigenziali definendo che la valutazione del comportamento organizzativo individuale proposta dal segretario al sindaco può essere corretta da quest’ultimo fino al massimo di +/- 30%. In pratica a pesare sarà proprio il giudizio del primo cittadino perché, se dopo il suo giudizio il punteggio risulterà inferiore a 6/10, la valutazione si considera negativa e non consente al dirigente – si legge nel documento – l’accesso alla premialità a prescindere dagli altri parametri.
Dal canto suo l’amministrazione si impegna a fornire entro il mese di gennaio di ciascun anno gli obiettivi da raggiungere per ciascuno comparto.
Nel complesso meccanismo di valutazione che deriva da una pluralità di giudizi formulati da soggetti diversi (sindaco, segretario, NIV – nucleo indipendente di valutazione – ed eventuali altri interlocutori), i percorsi devono essere predefiniti e trasparenti. Il primo cittadino è il titolare ultimo del processo valutativo delle performance. Il giudizio finale è costituito da più voci suddivisibili in due macro categorie: da una parte l’intera organizzazione dell’ente e dall’altra il contributo fornito da ogni singolo dirigente. E proprio quest’ultima voce sarà sotto la lente di ingrandimento fino a mettere in discussione il premio economico finale.
Rapinese: “Per incentivare la meritocrazia”
“Dopo un anno e mezzo di esperienza siamo arrivati all’organizzazione che reputiamo ottimale per rendere più efficiente la macchina comunale” ha detto il sindaco di Como. “Abbiamo cambiato il modello di gestione della premialità. Inserendo per la prima volta la possibilità di non percepire il premio ma anche di raggiungerlo fino al 30% in più se realizzi tutti gli obiettivi – ha aggiunto – questo per incentivare la meritocrazia e il coinvolgimento degli uffici a perseguire i risultati in tempi celeri. Dobbiamo rispondere ai cittadini con servizi efficienti – conclude Rapinese – e la responsabilità è di tutti ”.
Valzer delle deleghe
Giro di deleghe e nuovi super dirigenti. In Comune a Como nuova organizzazione a partire dal primo gennaio. Saranno quattro i direttori d’area: promozione per Luca Noseda, uomo fortemente voluto dal sindaco che quindi non sarà più solo il dirigente delle opere pubbliche. Ora guiderà anche la partita della pratica antincendio e sarà a capo dell’intera area Territorio. Dall’Urbanistica alla Mobilità, dal Verde all’Ambiente. L’area economica è guidata dalla new entry Rossella Barneschi. L’area amministrativa è in capo a Rossana Tosetti mentre quella dei Servizi al cittadino da Maria Antonietta Luciani. Nel valzer di deleghe e distribuzione degli incarichi aumenta il lavoro di Valentino Chiarion che oltre al Commercio avrà in carico il Suap – lo Sportello Unico delle Attività Produttive – e il patrimonio.