(ANSA) – ROMA, 29 DIC – In un’intervista che andrà in onda questa sera sul Canale 12 della tv israeliana, la 21enne franco-israeliana Mia Schem, rilasciata il 30 novembre da Hamas, racconta la prigionia a Gaza: "È importante per me rivelare la verità sulle persone che vivono a Gaza, su chi sono veramente", ha detto in una clip anticipata dall’emittente, "lì sono tutti terroristi, ero tenuta prigioniera da una famiglia palestinese, coinvolta con Hamas, compresi donne e bambini". "Mi sono chiesta: perché sono trattenuta in casa da una famiglia? Perché ci sono bambini e una donna qui?". Sequestrata da Hamas al festival nel Negev, ha raccontato: "Ero a terra, coperta di sangue, ho gridato che avevo perso una mano… qualcuno ha iniziato a toccarmi la parte superiore del corpo, poi dal nulla qualcuno mi ha tirato per i capelli. Mi hanno messo in una macchina e mi hanno portato a Gaza". "Per tre giorni sono stata nella stanza di un ospedale prima che mi portassero in sala operatoria, dove sono stata sottoposta a un intervento senza anestesia o antidolorifici. Ho visto il chirurgo, ma non il suo volto", ha riferito, "mi ha guardato e mi ha detto: ‘Non tornerai a casa viva"’. "Ho vissuto la Shoah", ha dichiarato la giovane, "ero come un animale in uno zoo". Liberata dopo 55 giorni di prigionia, Mia ora è con la sua famiglia. Di lei i terroristi avevano diffuso un video diversi giorni dopo il rapimento. Adesso ha un braccio ancora fasciato dopo essere stata operata in Israele. Sull’altro braccio si è fatta tatuare la data del 7 ottobre 2023 e la scritta "balleremo di nuovo". (ANSA).