Festeggiamenti con petardi e fuochi artificiali. Una tradizione, direbbe qualcuno, un problema serio soprattutto per i proprietari di cani e di gatti. Gli animali, infatti, impauriti in queste situazioni tendono a scappare da giardini e cortili, rischiando, in certi casi di morire di infarto.
E anche la fauna selvatica, uccelli e animali dei parchi e dei boschi, spaventata dal frastuono e dalle improvvise luci si disorienta schiantandosi contro alberi, muri, vetrate, cavi elettrici o finendo sotto le auto.
Pure le “lanterne cinesi”, fatte spesso volare in occasione del Capodanno, possono causare il ferimento e la morte di animali. Si sono infatti verificati diversi casi di selvatici e domestici ustionati, strangolati, o morti per emorragia interna dopo aver ingoiato il metallo tagliente dello scheletro delle lanterne. Il loro volo incontrollato è inoltre pericoloso in quanto facile innesco di incendi boschivi.
L’Organizzazione internazionale protezione animali propone quindi una serie di consigli per evitare morti, ferimenti e smarrimenti dei quattro zampe terrorizzati. Il primo è di non lasciare soli gli gli animali e di tenerli il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi, meglio se in casa o in un luogo protetto. Meglio tenere alto il volume di radio e televisione, chiudendo finestre e persiane. Nelle passeggiate vanno tenuti al guinzaglio, evitando di liberarli anche nelle aree a loro riservate.
Infine un appello. Chiedere ai propri comuni un’ordinanza contro i botti e sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per gli animali domestici e selvatici.
A Como c’è già chi si è rivolto a Claudia Ferrari, che per conto del comune è Garante per la Tutela dei Diritti degli Animali. L’ex consigliere comunale Sergio De Santis chiede che lo spettacolo pirotecnico che segnerà l’inizio del nuovo anno venga evitato o limitato al massimo. Oltre a questo De Santis ricorda che in passato i sindaci hanno vietato l’uso inconsulto di petardi e botti, con l’auspicio che Alessandro Rapinese possa prendere la stessa decisione.