(ANSA) – BOLOGNA, 26 DIC – Per il secondo anno consecutivo, in Emilia-Romagna i produttori di latte per il Parmigiano Reggiano chiudono il bilancio in perdita. La sostanziale tenuta dei volumi di vendita sul mercato interno e la probabile ripresa complessiva a livello internazionale non bastano a controbilanciare i prezzi all’ingrosso, in calo negli ultimi due anni, a fronte di costi di produzione del latte sempre elevati. Secondo le stime del centro studi di Confagricoltura Emilia-Romagna il costo medio di produzione per 100 chili di latte da Parmigiano Reggiano si attesta nel 2023 a 75-76 euro, comprensivo delle voci di spesa per l’alimentazione del bestiame (acquisto e autoproduzione di mangimi e foraggi) e per la manodopera dipendente e familiare. L’analisi conferma a grandi linee l’andamento dei costi rilevato in regione per il 2022, ossia 75,90 euro il costo medio per 100 litri di latte da Parmigiano Reggiano, di cui 45,10 euro per l’alimentazione del bestiame e 11,60 euro per la forza lavoro. Ad aggravare la situazione del comparto degli allevatori è soprattutto il calo del 5,2% sul 2022 delle quotazioni all’ingrosso del Parmigiano Reggiano riferito al periodo da gennaio a settembre 2022-2023, da 10,57 a 10,02 euro al chilo. Preoccupa la flessione dell’8% nel mese di ottobre: in un anno il prezzo è slittato da 10,41 a 9,58 euro da chilo. "Con prezzi alla stalla, per 100 chili di latte, fermi mediamente sotto i 64 euro (iva esclusa) da gennaio 2022 e costi di produzione in rialzo nello stesso periodo – lancia l’allarme il presidente della sezione lattiero-casearia di Confagricoltura Emilia Romagna, Roberto Gelfi – urge una ridistribuzione dei ‘margini di filiera’, con un necessario ‘trasferimento perequativo’ dalle fasi di commercializzazione all’ingrosso e distribuzione al dettaglio verso gli operatori della produzione, allevatori e trasformatori caseari". Anche per il latte destinato alla produzione di Grana Padano e altre specialità casearie minori, il prezzo alla stalla è sceso in media più del 20% nel 2023 mentre gli oneri finanziari sono quasi triplicati. (ANSA).