(ANSA) – MILANO, 22 DIC – Otto persone, tra imprenditori, progettisti e tecnici, ma anche funzionari e dirigenti dello Sportello unico dell’Edilizia e della Direzione urbanistica del Comune di Milano, sono indagate per abuso edilizio per la realizzazione della Torre Milano, un grattacielo residenziale di 24 piani in via Stresa. Come si legge nell’avviso di conclusione delle indagini dei pm di Milano Paolo Filippini, Marina Petruzzella e Mauro Clerici, l’intervento edilizio per costruire la Torre Milano è stato "qualificato come ristrutturazione edilizia, con totale demolizione e ricostruzione e recupero integrale della superficie lorda di pavimento preesistente", ma "l’opera andava integralmente qualificata di ‘nuova costruzione’", ossia come un "organismo edilizio radicalmente nuovo", con regole sulle volumetrie diverse. La costruzione della Torre Milano, partita nel 2018, è stata completata nei mesi scorsi. Secondo le accuse della Procura, l’allora "direttore pro tempore dello Sportello unico per l’Edilizia" Giovanni Oggioni e l’allora "direttore pro tempore della Direzione Urbanistica" Franco Zinna, anche accusati di abuso d’ufficio, con una "determina dirigenziale" del 2018, che non tenne conto appunto che si trattava di un edificio di "nuovo costruzione", avrebbero procurato un "ingiusto vantaggio economico" agli imprenditori-costruttori. Entrambi i dirigenti non sono più in carica. Il Comune di Milano risulta "parte offesa" nel procedimento. (ANSA).