(ANSA) – ROMA, 20 DIC – "C’è stato prima il Consiglio di Stato. Poi è arrivata la Corte di Giustizia Ue. Quindi la Consulta. Poi il Tar. E c’è sempre l’ultimatum dell’Ue dei primi di novembre, che ci ha chiesto di approntare una riforma delle concessioni balneari sul modello approvato nel giugno 2022 con il ddl Concorrenza, basato sul giusto equilibrio di interessi. Vale a dire gare pubbliche e tutele per gli imprenditori virtuosi, per l’interesse dello Stato, per i lavoratori e per i "consumatori". Adesso, da quel "cartellino giallo" di Bruxelles sono passate ormai sei settimane, e il governo è rimasto praticamente fermo. Ostinato nella difesa degli interessi di pochi a scapito di quelli di molti, oltretutto con la pretesa di far passare l’alibi puerile delle spiagge come "risorsa non scarsa". La presidente del Consiglio, ben spalleggiata dagli alleati Lega e Forza Italia che quel ddl Concorrenza di un anno e mezzo fa lo votarono, ha deciso di aprire l’anno nuovo con un "cartellino rosso" dell’Ue, regalando agli italiani una bella procedura d’infrazione. Con sanzioni che ovviamente pagheranno i cittadini stessi. Siamo di fronte a un atto di totale pavidità e di irresponsabilità, spinto dal difendere un becero corporativismo". Così in una nota il vicepresidente M5s, Mario Turco. (ANSA).