Mattinata in provincia di Como per il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini a Erba e a Mariano Comense per l’inaugurazione ufficiale di due sedi della Lega ha incontrato colleghi, militanti e semplici cittadini. A margine dell’inaugurazione ha parlato anche del trasporto ferroviario lombardo con le difficoltà che vivono ogni giorno i pendolari puntando il dito su RFI, Rete Ferroviaria Italiana. “Dobbiamo recuperare anni di mancati investimenti. Ho l’onore e il dovere di recuperare il tempo perduto. RFI sta reinvestendo ma ovviamente non si risolve tutto in pochi mesi. Sono convinto che già nel 2024 i primi risultati positivi li vedremo”.
Ritardi, cancellazioni e variazioni di percorso sulle tratte lombarde sono ormai all’ordine del giorno e le linee comasche non fanno eccezione. Il caso limite che ha fatto esplodere le polemiche accompagnate – come spesso accade in questi casi – dal rimpallo all’italiana è quello che vede protagonisti i nuovi treni, troppo alti per la galleria Monte Olimpino e la Milano-Chiasso si ferma a Como. Il caso è nato dopo che uno dei vecchi convogli in viaggio sulla tratta che collega Italia-Svizzera, per un guasto è stato sostituito da un Caravaggio, treno di ultima generazione a due piani, troppo alto per passare nella galleria. Risultato: corse interrotte a San Giovanni e, in direzione opposta, in partenza dal capoluogo lariano anziché dalla Svizzera. Trenord, difende i suoi convogli e scarica la colpa sulla galleria inadeguata e Rfi che contesta la decisione di ordinare nuovi convogli che, era ben noto, non avrebbero potuto percorrere la galleria. A pagare le spese, come spesso accade, sono gli unici incolpevoli, i viaggiatori.
Da Erba il ministro si è poi spostato a Mariano Comense. Con lui il ministro per la Disabilità, la comasca Alessandra Locatelli. Il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, il deputato Eugenio Zoffili, l’assessore regionale Alessandro Fermi e numerosi altri esponenti del Carroccio.