Raccolta differenziata al 70% e solo nove comuni dichiarati “rifiuti free” a fronte di 55 paesi nei quali più del 35% della spazzatura finisce ancora nei sacchi dell’indifferenziata. La provincia di Como è tra le meno virtuose nel rapporto Comuni Ricicloni, presentato da Legambiente Lombardia. Un monitoraggio giunto al trentesimo anno.
In media, sul territorio lariano la raccolta differenziata si attesta al 70,2% del totale dei rifiuti. La provincia più virtuosa è Mantova con l’86%, mentre sul versante opposto compare Sondrio con il 56,8% di differenziata.
I comuni virtuosi e la maglia nera
I Comuni più virtuosi, che entrano nell’elenco di quelli classificati come “rifiuti free” sono nove: Albiolo, Cabiate, Cadorago, Colverde, Lomazzo, Rodero, Rovellasca, Rovello Porro e Villa Guardia. Nella classifica compaiono solo i comuni che, oltre a raggiungere o superare il 65% di raccolta differenziata, hanno conferito meno di 75 chilogrammi per abitante di rifiuto secco non riciclabile. Il record spetta a Rovellasca con il 93% di rifiuti differenziati. Sul fronte opposto, ci sono ben 55 paesi del territorio lariano che non raggiungono il 65% di differenziata. Maglia nera a Montemezzo, che non raggiunge neppure il 10%.
La città di Como ha differenziato nel 2022 il 68,7% del totale dei rifiuti, in calo rispetto al 70,6% del 2021. Ogni abitante ha prodotto in media quasi 145 chilogrammi di spazzatura indifferenziata.
Il commento
“La Lombardia è una regione che conferma grandi potenzialità nel campo dell’economia circolare – commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Comuni Ricicloni è la cartina di tornasole di un impegno diffuso da parte delle amministrazioni e delle aziende. Le realtà più virtuose premiate oggi devono non solo tenere il passo, ma farlo fare anche ai capoluoghi”.
“La provincia di Como ha solo 9 comuni nell’elenco dei più virtuosi – dice Enzo Tiso, presidente di Legambiente Como – Ben 55 invece non raggiungono la soglia minima di raccolta differenziata del 65%. C’è ancora da lavorare ed è importante anche istituire nei comuni dei centri per il riuso, oltre che iniziare a controllare non solo la quantità ma anche la qualità dei rifiuti differenziati”.
La soluzione è semplice. Si esonera dalla tassa rifiuti gli abitanti dei comuni più virtuosi e la si accolla sugli abitanti degli altri comuni. Oppure si multano pesantemente i comuni e gli abitanti che non riciclano. Con multe salate e denunce penali. Perché è un reato penale danneggiare l’ambiente.