Natale 2023, la moda punta sui consumi di dicembre. La stima degli acquisti natalizi dell’Ufficio Studi di Confcommercio è all’insegna di un rinnovato ottimismo. Il settore moda, abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile casa ed articoli sportivi, si conferma ai primi posti della classifica dei regali più desiderati. Le vendite di novembre hanno evidenziato luci ed ombre (-5,6% rispetto allo stesso mese del 2022), con il 52% dei negozi di moda che ha registrato un andamento positivo (30%) o stabile (22%) e il 48% un trend negativo. A farne le spese sono soprattutto i negozi di prossimità, che faticano ad uscire da una crisi dei consumi che si sta concentrando sull’abbigliamento, aggravata dagli effetti dell’inflazione sui beni di prima necessità.
I dati di Unioncamere e InfoCamere evidenziano un calo di oltre 9mila negozi tra il 2019 e il 2023, con particolare impatto sulle ditte individuali e le aziende meno strutturate. “A dicembre il clima è cambiato. – dice il presidente di Federazione Moda Italia Confcommercio, Giulio Felloni – C’è tanta voglia di mettersi alle spalle un anno difficile. Potrebbero ripartire i consumi di dicembre e ridare energia ai negozi di prossimità alle prese con una stagione autunno/inverno non ancora decollata. È importante che il Governo vada oltre al taglio del cuneo fiscale introducendo un’Iva agevolata sui prodotti di moda ed in particolare su quelli Made in Italy, un bonus moda per l’acquisto di prodotti ecosostenibili e un canone di locazione commerciale concordato tra locatori e conduttori per ridurre il peso degli affitti”.