(ANSA) – BOLZANO, 13 DIC – Circa 4 tonnellate di fertilizzanti contaminati destinati al mercato biologico sono stati sequestrati presso consorzi agrari del Trentino Alto Adige dai carabinieri del comando per la tutela ambientale e la sicurezza energetica di Venezia. Il sequestro, eseguito con la collaborazione dei comandi locali dell’Arma, è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bolzano su richiesta della procura della Repubblica che coordina l’inchiesta. Le indagini, condotte dal Nucleo operativo ecologico carabinieri di Trento, a seguito di verifiche effettuate presso alcuni impianti di cogenerazione dell’Alto Adige, hanno consentito di accertare che le ceneri decadenti dai processi di pirolisi/gassificazione, anziché essere smaltite come rifiuto venivano in parte utilizzate in un impianto di compostaggio di Renon e impiegate per produrre fertilizzanti per l’agricoltura biologica. Gli accertamenti hanno evidenziato come all’interno delle ceneri, commercializzate come "char" o "biochar", durante il processo di pirolisi del materiale ligneo (tecnicamente si tratta di una combustione incompleta di materiale organico) si concentrino dei contaminanti, alcuni dei quali solubili in acqua, dei quali la normativa europea vieta l’utilizzo in agricoltura. I prodotti ottenuti attraverso la miscelazione del char con rifiuti compostati verdi e letame una volta insacchettati venivano quindi distribuiti e venduti al dettaglio come "Terra Preta" attraverso consorzi agrari presenti in Trentino-Alto Adige. I carabinieri, oltre a notificare i provvedimenti di sequestro ai quattro indagati, che sono gli amministratori delle due aziende altoatesine coinvolte nell’inchiesta chiamati a rispondere del reato di gestione illecita di rifiuti, hanno sequestrato presso una quarantina di attività commerciali presenti in regione oltre 200 confezioni di "Terra Preta", del peso di 20 chilogrammi e costo 25,00 euro l’una. (ANSA).