(ANSA) – BARI, 11 DIC – Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, a Cellamare (Bari) per presentare il suo ultimo libro ‘Il grifone’, scritto con Andrea Nicasio, si è soffermato sul ruolo giocato dai social network nel proselitismo mafioso tra i giovani. "I figli dei camorristi si mostrano sui social con macchine di lusso e tanti soldi, presentandosi come modelli vincenti. Purtroppo, se i ragazzi non sono strutturati e non hanno avuto una buona istruzione, è facile che possano cadere in questi tranelli. Ma c’è una regola che non cambia mai, ed è quella per cui chi si avvicina alla mafia pensando di diventare ricco e potente poi sarà il primo ad andare in carcere". "Pensare a queste scorciatoie per diventare ricchi – ha concluso – è una pia illusione, per questo consiglio ai giovani di studiare sempre. Lo studio è l’unica arma di difesa e di riscatto che esiste". (ANSA).