In un panorama generalmente disastroso sul fronte dei collegamenti ferroviari, si aggiunge anche la questione dei treni di ultima generazione della linea Milano-Chiasso costretti a fermarsi alla stazione di Como San Giovanni. I convogli della serie “Caravaggio”, a due piani, non possono infatti passare dalla galleria di Monte Olimpino. Il risultato? I passeggeri diretti allo scalo della città ticinese, quando vengono utilizzate le nuova carrozze, sono costretti a scendere sul Lario e a cercarsi una alternativa per raggiungere Chiasso.
Come sempre è iniziato il rimpallo delle responsabilità.
In questo balletto, oggi si registra la nota di Trenord, che definisce il tunnel di Monte Olimpino “inadatto e fuori dal tempo”.
“Nessuna beffa e nessuna sorpresa per il nuovo Caravaggio “troppo grande” per passare nella galleria che collega Como a Chiasso” spiega la nota. “Proprio in considerazione del fatto che la galleria in questione non consente il transito dei treni ad alta capacità e che non risulta l’esistenza di piani di adeguamento da parte dei gestori dell’infrastruttura ferroviaria, il Piano del servizio ferroviario regionale, prevede da anni che la linea si attesti a Como con i nuovi treni a due piani. Il servizio transfrontaliero avviene e dovrà avvenire mediante i treni TiLo”.
Il comunicato spiega ancora: “Per favorire i propri clienti, che sarebbero penalizzati da una mancata coincidenza a Como con il servizio transfrontaliero, Trenord raggiunge ancora oggi Chiasso con i vecchi treni, ma gli irrisolti problemi di orario internazionale sono da anni nell’agenda dei gestori delle ferrovie svizzere e italiane”.
Ma la galleria esiste da anni luce, i treni,anche se di ultima generazione,dovevano essere progettati con dimensioni corrette o no?