(ANSA) – BRESCIA, 06 DIC – Non hanno risposto alle domande del gip ma hanno rilasciato solo dichiarazioni spontanee e dal carcere di Brescia hanno rigettato le accuse di terrorismo i due giovani di 20 e 22 anni arrestati lunedì scorso dalla Digos di Brescia per apologia del terrorismo. Sono accusati di aver pubblicato sui social messaggi inneggianti la Jihad e il martirio e contro le donne, la comunità Lgbt, gli ebrei e arrivando ad esaltare Hitler, le Ss e gli omicidi commessi da Wolfgang Abel e Marco Furlan e firmati tra gli anni 70 e gli anni 80 con lo pseudonimo Ludwig. Il legale dei due arrestati ha chiesto i domiciliari. Il giudice che li ha sentiti a Brescia, firmando l’ordinanza di custodia cautelare aveva sostenuto che il carcere fosse l’unica misura idonea: "La gravità dei fatti contestati non consente di ritenere adeguata la misura degli arresti domiciliari, neppure con l’applicazione del braccialetto elettronico, non potendo farsi affidamento sulla spontanea adesione dalla reiterazione dei predetti reati, facilmente realizzabili con i dispositivi normalmente in uso (tablet o computer)". (ANSA).