Circolazione critica. A metà pomeriggio non c’era tratta ferroviaria di Trenord – relativa al territorio comasco – che non registrasse disagi.

Oggi a incidere ancora una volta lo sciopero indetto in relazione all’incidente avvenuto martedì 28 novembre sulla linea Taranto-Sibari-Catanzaro, al centro dunque il tema della sicurezza. Ritardi e cancellazioni che hanno reso difficile ancora una volta la vita ai pendolari. Al di là dell’agitazione odierna, infatti, i disservizi sono praticamente quotidiani.
Ancora una volta è il report del mese di novembre a confermarlo. Basta consultare il sito trenipendolari.it che monitora in tempo reale l’andamento del traffico ferroviario. Analizzando la direttrice S11 che collega Chiasso-Como-Milano-Rho. In 30 giorni su un totale di 1463 convogli soltanto 350 sono risultati in orario.
930 quelli in ritardo e 183 quelli soppressi, vale a dire il 76% del totale. Tre treni su 4 hanno viaggiato non rispettando i tempi previsti o non hanno viaggiato proprio. Leggendo il dato al contrario va da sé che solo uno su 4 era in orario. Un poco lusinghiero risultato.

“E’ stato un mese difficile e con tanti ritardi – ammette Ettore Maroni, portavoce del comitato pendolari Como – ormai siamo abituati a mettere in conto 10-15 minuti a tratta. In un contesto già difficile si aggiungono i numerosi scioperi che certamente creano problemi. Problemi che – aggiunge Maroni – ricadono unicamente su di noi”. Una vita, quella dei pendolari, condizionata dagli spostamenti. “Io personalmente ormai prendo il treno in largo anticipo al mattino per evitare problemi e ho la possibilità di fare due giorni alla settimana smartworking che programmo in base agli scioperi – dice ancora – ma non è per tutti così, non tutti i posti di lavoro garantiscono elasticità e sono numerosi i viaggiatori in difficoltà”.
Non solamente i disservizi ma pure i disagi legati alle stazioni. Maroni segnala anche tempi lunghi per i lavori alla banchina centrale a Como- San Giovanni.
E non va meglio sulle altre tratte. Nei giorni scorsi – solo per fare un esempio – sulla linea Como-Lecco il ghiaccio sui binari ha bloccato la circolazione con i pendolari che hanno dovuto di punto in bianco riorganizzarsi. E oggi un guasto ha richiesto l’intervento dei tecnici allungando i tempi di viaggio.