(ANSA) – BRESCIA, 28 NOV – "L’intero dibattimento ci ha mostrato che il soggetto meno convinto del piano omicidiario e che ha sempre tentato di tirarsi indietro è Mirto Milani che invece all’inizio era indicato come il manipolatore del gruppo". Lo ha detto davanti alla Corte d’Assise di Brescia nel corso della sua arringa l’avvocato Simona Prestipino, difensore di Mirto Milani che con le sorelle Paola e Silvia Zani ha confessato l’omicidio di Laura Ziliani, ex vigilessa di Temù e madre delle due imputate. "Silvia si è ribellata la sera dell’omicidio e avrebbe pure colpito Mirto che, come già accaduto ad aprile nel tentativo di omicidio, aveva cercato di far fare un passo indietro le sorelle. Se avesse prevalso la volontà di Mirto questo omicidio l’otto maggio non sarebbe avvenuto e questo aspetto non può non essere considerato per una valutazione delle responsabilità" ha spiegato il legale. La sentenza potrebbe arrivare in giornata anche se il presidente della Corte Roberto Spanó ha già annunciato una seconda data, quella del sette dicembre. (ANSA).