Il ghiaccio sui binari, la circolazione ferroviaria si blocca e le conseguenze le pagano ancora una volta i pendolari che di punto in bianco hanno dovuto riorganizzarsi. Moltissimi sono studenti, alcuni minorenni, e si sono trovati a piedi. Sulla linea Como-Lecco, una mattina, l’ennesima, che definire di passione è riduttivo. La cronaca di giornata viene rendicontata dai passeggeri stessi. L’inverno, calendario alla mano, non è ancora iniziato ma i binari ghiacciati e treni di certo non di ultima generazione (ma comunque pienissimi all’ora di punta) hanno generato a cascata guasti e pesanti disservizi. Convogli definiti sui social “privi di livello di confort accettabile tra climatizzazione estrema (o sudi o congeli) e servizi igienici osceni. Tra RFI e Trenord una situazione vergognosa. Il nostro territorio non si merita questa condizione precaria”.
Il comitato pendolari
“Stamattina – scrive ancora il Comitato pendolari – ci svegliamo con l’avviso di un guasto all’infrastruttura nei pressi di Cantù che causa ritardi fino a 30 minuti. Il primo treno da Lecco a Como, quello delle 6.18, fatto ancora con una sola vettura strapiena – si legge – sta per arrivare a Cantù ma slitta e non ce la fa. Il personale di bordo avvisa che c’è brina sui binari, pesiamo troppo e slittiamo”. Il mezzo doveva arrivare a destinazione alle 7,29 ma alle 8,42 è ancora fermo tra Brenna e Cantù. I treni successivi a catena hanno subito ritardi e cancellazioni. Alle 8,56 molti viaggiatori scendono alla stazione Brenna-Alzate, altri rientrano a Merone, altri si organizzano come possono per andare a scuola o a lavoro, qualcuno fa car pooling, altri chiedono lo smart working. E Trenord – si legge ancora nel post sui social – fatica anche ad aggiornare avvisi e notifiche in cui riferisce dei bus sostitutivi. Eppure, sembra persino scontato ribadirlo, il biglietto – precisano infine i pendolari esasperati – “è come quello di un treno che si rispetti”.
Nelle prime comunicazioni diramate si arriva a parlare di 100 minuti di ritardo per la circolazione. Successivamente per segnalare gli ulteriori disagi si giustifica la situazione si parla di “esigenze di circolazione decise dal responsabile di RFI”.
Le prospettive
Un’altra mattina letteralmente in salita, come se il tempo, le esigenze e gli appuntamenti dei passeggeri non valessero. E questo, è opportuno sottolinearlo, per il ghiaccio presente sui binari. Forse la prima vera mattina di gelo di quest’anno. Oggi è toccata alla linea Como-Lecco ma anche la Como Lago – Milano Cadorna non è esente da difficoltà di questo tipo, con i vagoni che, in passato, faticavano ad arrivare dalla stazione di Borghi a quella di Camerlata
Se queste sono le premesse è lecito chiedersi cosa bisogna aspettarsi nei prossimi mesi. Forse, semplicemente, lo stesso copione che si ripete.