Vaccinazioni antinfluenzale e anti-Covid. In provincia di Como sono state circa 80mila le vaccinazioni per l’antinfluenzale e poco più di 15mila somministrazioni per il vaccino anti Covid. In totale sono state 92.820 le vaccinazioni effettuate.
Sono i dati emersi dal monitoraggio dell’Ats Insubria effettuato dal 1 ottobre al 22 novembre sull’andamento della campagna vaccinale sul territorio comasco.
È possibile prenotarsi per una o entrambe le vaccinazioni nei Centri Vaccinali del territorio e le farmacie aderenti sulle piattaforme dedicate:
http://vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it per il vaccino antinfluenzale
https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it per il vaccino anti Covid-19.
Dal 20 novembre l’offerta di entrambe le vaccinazioni è estesa gratuitamente a tutta la popolazione, indipendentemente da età, condizioni di salute o appartenenza a categoria di rischio mentre domani – sabato 25 novembre – sarà una giornata di vaccinazioni straordinaria promossa da Regione Lombardia e rivolta a tutta la popolazione con prenotazione obbligatoria e agende dedicate soltanto a questo evento.
Oltre mille farmacie lombarde aderiranno all’iniziativa. E anche in questo caso è possibile prenotarsi attraverso le piattaforme dedicate. Dall’avvio della campagna vaccinale in farmacia, lo scorso 16 ottobre, sono già 201.307 i cittadini lombardi che hanno scelto gli esercizi dalla croce verde per proteggersi dall’influenza, superando in poco più di un mese i dati della scorsa stagione. Mentre per quanto riguarda il Covid, in Lombardia le farmacie hanno somministrato 109.976 vaccinazioni, con un’incidenza del 45% sul totale delle inoculazioni effettuate.
Infine dall’Ats Insubria l’invito a vaccinarsi. “Esorto tutti coloro che ancora non si siano protetti ad aderire all’offerta vaccinale per prevenire l’influenza prima del picco epidemico che è atteso proprio nel periodo natalizio – spiega Annalisa Donadini direttore della Medicina di Comunità di ATS Insubria –ricordando l’importanza di prevenire, con il vaccino, anche il Covid 19 che, nella stagione invernale, potrebbe incidere maggiormente”.